L'essenza della legge è la caratteristica fondamentale di questo concetto, che riflette la sua natura e giustifica il suo verificarsi nella società umana. L'identificazione di questa categoria sta nello studio della natura stessa della società, dei suoi orientamenti di valore. Fin dai tempi antichi, l'essenza del diritto era considerata come provvidenza divina, il diritto veniva spiegato struttura sociale, l'origine del potere.
Viste antiche
Per la prima volta, l'essenza della legge fu sottoposta all'analisi critica da antichi pensatori di Hellas. Quindi, Socrates ha definito il prerequisito principale per l'emergere delle norme relazioni interpersonali il desiderio delle persone per la giustizia sociale. Per lui, l'essenza della legge è quella giustizia, che si esprime nella realizzazione degli interessi dei membri della società e l'uguale attenzione ad essi. Aristotele nel suo complesso ha condiviso questa comprensione, sviluppando anche variazioni delle relazioni giuridiche in diversi tipi di formazioni statali.
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Il contributo più importante allo studio di ciò che è l'essenza e il contenuto del diritto era già costituito dai pensatori della New Age. Quindi si sono distinti due approcci allo studio di questa categoria: di classe e sociale generale.
Natura sociale generale del diritto
Questo concetto nacque molto prima e prese forma alla fine del XVIII secolo, diventando la base ideologica delle rivoluzioni nazionali in Europa. Nell'ambito di tale approccio, i creatori di cui erano in realtà gli ideologi della teoria del contratto sociale, T. Hobbes, D. Locke, J. Rousseau, la legge è un'espressione di un compromesso tra diversi gruppi sociali, classi sociali e strati per la coesistenza più efficace. Ad esempio, teoria del contratto sociale rappresenta l'idea che nei tempi antichi le persone si univano in società e stati, consegnando volontariamente parte di loro diritti naturali e libertà a favore dei governi nazionali. In questo caso norme legali inizialmente esprimono la volontà cosciente di tutti i membri della società e di tutte le categorie della popolazione, perché essi stessi si compromettono.
Classe essenza della legge
Secondo questa comprensione, che K. Marx, F. Engels e altri hanno sviluppato, la legge è un sistema di norme giuridiche garantito dallo stato ed espresso nelle leggi pertinenti. In questo senso, questo sistema è l'imposizione della volontà della classe economicamente dominante. Questo approccio è concreto, esponendo l'essenza apparato statale come mezzo di coercizione. Tuttavia, in questo caso, gli ideali di giustizia in generale diventano altamente condizionali e dipendono solo dal gruppo che li asserisce, e ogni diritto diventa solo un diritto del forte.
Altri approcci
Va notato che nella giurisprudenza moderna vi è anche un numero di opinioni meno popolari sull'essenza primordiale della legge. Essi distinguono i vari approcci religiosi (dominati per molti secoli), nazionali, razziali e altri, differenziandosi, in effetti, da quale istituzione della società hanno messo in prima linea.