Una gestione efficace della compagnia è possibile solo sulla base di dati verificati sul reale stato delle cose. Dopo aver analizzato il rapporto tra i vari indicatori di performance, gli esperti calcolano il coefficiente complesso di stabilità finanziaria, che riflette il livello di stabilità di una data entità aziendale in finanziariamente. Poiché la sostenibilità finanziaria è la base per ottenere risultati elevati in futuro, ogni manager è interessato a migliorarlo e risolvere i problemi attuali. E per questo è necessario capire come viene calcolato questo coefficiente.
Da dove cominciare?
Aprire una contabilità bilancio Devi capire che uno degli indicatori più importanti è il cosiddetto rapporto di dipendenza finanziaria. Dopotutto, è improbabile che una grande percentuale di prestiti in contanti consenta a un'impresa di perseguire una politica pienamente indipendente, e sarà comunque necessario rimborsare i debiti e gli interessi su di essi prima o poi. Di quale tipo di sostenibilità finanziaria possiamo parlare qui? Il rapporto di leva si ottiene calcolando il privato dal dividere l'importo delle obbligazioni finanziarie dell'impresa e le sue riserve di spese future dall'ammontare del capitale netto. Il valore critico di questo indicatore è 2. Se il rapporto di dipendenza finanziaria è pari o inferiore a uno, il proprietario controlla completamente la società a questo proposito e si osserva uno dei parametri di stabilità finanziaria.
Ulteriori analisi
Dopo aver completato una valutazione preliminare, procederemo a una revisione più dettagliata del bilancio. Avendo calcolato il rapporto di dipendenza finanziaria in generale, possiamo iniziare l'analisi della sicurezza dei prestiti con i nostri fondi propri, oltre a calcolare altri indicatori che riflettono lo stato reale delle cose e aiutano a pianificare ulteriormente le attività. Tra di loro rapporti di manovrabilità capitale, copertura del debito e rischio finanziario. A seconda del loro valore, possiamo stabilire i tipi di sostenibilità finanziaria di varie entità economiche.
Tre indicatori chiave
Il primo indicatore di cui abbiamo bisogno per i calcoli è l'importo capitale circolante di proprietà dell'impresa. È uguale alla differenza tra patrimonio netto e patrimonio non corrente. Se sottraiamo da questo valore il costo delle scorte e dei costi, determineremo la carenza o l'eccedenza delle attività correnti (FS). Il secondo indicatore (FD) tiene conto anche dei prestiti a lungo termine, vale a dire uguale al precedente più il valore dei prestiti a lungo termine. Per quanto riguarda il terzo indicatore (FD), include non solo prestiti e prestiti a lungo termine, ma anche quelli a breve termine. Se tutti i valori calcolati sono maggiori di zero, la società può essere definita assolutamente stabile. Se il valore di FS è inferiore a zero e PD e FD sono maggiori di, allora la stabilità finanziaria di questa entità aziendale è considerata normale. Se solo la FS è maggiore di zero, allora la direzione dell'azienda dovrebbe prestare attenzione al fatto che la solvibilità della compagnia viene violata, e vi è la necessità di risolvere i problemi sorti con i debiti. Se tutti e tre gli indicatori sono negativi, allora abbiamo a che fare con una crisi finanziaria e un'impresa che dipende da fonti di finanziamento prese in prestito.